MODENA
IL CARNEVALE A MODENA
SANDRONE E LA FAMIGLIA PAVIRONICA
Sandrone, la maschera tradizionale modenese, rappresenta il contadino del
passato, rozzo ma furbo e scaltro. E' portavoce del popolo più umile e
maltrattato eternamente affamato ma astuto e sempre in cerca di stratagemmi per
sbarcare il lunario.
Nel 1840 "prende moglie", compare cioè anche la figura della moglie Pulonia e
ben presto la famiglia si completa con il figlio Sgorghiguelo.
IL GIOVEDI' GRASSO
Ogni anno l'arrivo del Carnevale per i modenesi significa l'arrivo della
Famiglia Pavironica nel giorno del giovedì grasso.
Sandrone, Pulonia e Sgroghiguelo escono dalla Stazione delle Ferrovie dello
Stato, fingendo l'arrivo del leggendario Bosco di Sotto, residenza abituale del
nostro trio, preceduta da una fanfara carnevalesca seguita da altre maschere
provinciali, regionali e nazionali.
Scortate da due cocchieri e da due vallette in divisa del settecento, le nostre
maschere sflilano poi per le vie cittadine su di una carrozza ottocentesca
trainata da due cavalli, circondate ed applaudite dagli spettatori, che in
questa mascherata vedono l'ultimo simbolo del folclore modenese.
Terminate le visite ufficiali (alle autorità religiose, civili e militari),
finalmente Sandrone appare al balcone municipale con la famiglia e comincia il
suo "sproloquio" in dialetto modenese sui più importanti avvenimenti accaduti in
città durante l'anno.
Farà le sue critiche ai "ministrador" (amministratori), puntualizzerà situazioni
e necessità, metterà il dito su alcune piaghe cittadine ed infine inviterà tutti
alla pace e al lavoro per migliorare la città.
Nei cinque giorni che seguono, cioè fino alla fine del Carnevale, la Famiglia
Pavironica si recherà in visita a scuole, asili, ospedali, portando sempre una
buona parola e una nota allegra.